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Un viaggio…destinazione romecup 2018 – di Valentina Randich

Pubblicato il: 18/04/2018 16:09:14 -


La robotica a scuola dal punto di vista di un genitore.
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Questa è la nostra seconda partecipazione alla RomeCup, lo scorso anno ho descritto l’importanza formativa di questo evento ed oggi mi piacerebbe raccontarne l’aspetto emotivo, descrivendo il viaggio o meglio il percorso che c’è stato prima di arrivare al giorno dell’evento. Considero quello della robotica non un semplice progetto scolastico ma un’esperienza scolastica fatta di momenti di gioco, di condivisione e di confronto tra mamme, maestre e bambini.

Forse ho una visione poetica di tutto questo ma sapete cosa significa realizzare qualcosa in gruppo con 4 mamme e 6 bambini tra i 4 ed i 7 anni? Ecco vi invito a provare… è semplicemente un’opportunità irripetibile, poter condividere un momento di gioco, di studio, di chiacchiere, di risate e di tanta tanta colla a caldo, come dice un noto slogan “non ha prezzo”.

Se penso a quei tre pomeriggi passati insieme per costruire i nostri robot mi si riempe il cuore, ho potuto confrontarmi e conoscere mamme splendide, osservare bambini così diversi e così uniti collaborare per la creazione dei loro robot, così determinati nel dare direttive a noi mamme in balia di brillantini, vernice, colla e cartoncino…non so come siano riusciti forse troppo colorati, brillantinosi e pacchiani, ma per me sono bellissimi perchè frutto di un lavoro di 4 adulti e 6 bambini, perchè questi robot hanno creato relazioni e perchè questi progetti ci danno l’opportunità di lavorare con i nostri figli, di condividere con loro un percorso…io ho iniziato lo scorso anno con un robot fatto con scatole, quest’anno abbiamo aggiunto le luci…ed il prossimo anno non so…ma sono certa che lo condividerò con le mie figlie perchè questa opportunità non me la lascio sfuggire, perchè questo rimarrà sempre il nostro momento di “studio” e che una scuola che abbraccia questi progetti si apre alle famiglie riprendendo il suo ruolo di collante per la società.

Poi si arriva al giorno dell’evento desiderosi di far vedere a tutti cosa abbiamo realizzato insieme, partenza ore 7.15 destinazione CAMPUS BIOMEDICO

Arriviamo… che location meravigliosa! Allestiamo lo stand espositivo con i nostri coloratissimi RicicloRobot e cominciamo la nostra visita tra stand ed aule, i nostri piccoli bimbi si muovono come se fossero studenti navigati, fanno domande, tengono in mano tablet e smartphone provano i vari prototipi, vediamo brillare i loro occhi, tremare le loro manine, emozionati perchè si, quest’anno sono più grandi e negli altri stand li fanno giocare e partecipare ai laboratori…”mamma che figo” mi sento dire…per una volta lascio correre ed evito di correggere l’italiano di mia figlia perchè si lo ammetto è una vera figata. Si torna nel nostro stand espositivo, osservare l’entusiasmo e la dedizione di maestre, professoresse, alunni e genitori che lavorano insieme lasciando da parte ruoli e gerarchie con il solo obiettivo di rappresentare la scuola e far vivere ai nostri figli una giornata formativa in action learning, mi rende orgogliosa di far parte di questo istituto.

Domani tornerò ad essere una delle mille mamme della scuola ma oggi è stato bello sentirsi parte di una squadra e toccare con mano l’importanza di questi progetti scolastici…non mi piace fare nomi ma loro sanno a chi mi riferisco, quindi grazie alle maestre ed alle insegnanti delle mie figlie che hanno creduto in questo progetto ed a chi ci supporta da dietro le quinte.

 

Per approfondimenti e ulteriori informazioni:
RomeCup 2017 sul blog Segni di Segni

RomeCup 2018 sul blog Segni di Segni 

di Valentina Randich

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